Una connessione 17.800 volte più rapida e performante delle attuali migliori connessioni in fibra del pianeta. Una notizia che è passata in sordina ma che ha un valore enorme dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica e del futuro delle connessioni in fibra ottica.
A raggiungere questo nuovo record un gruppo di ricercatori dell’University College di Londra, che grazie al loro lavoro e ai loro esperimenti sono riusciti a superare di oltre il 20% il record finora attivo e stabilito da un’equipe di ricercatori giapponesi.
Questi ricercatori grazie anche alla collaborazione di due grandi realtà come Xtera e a KDDI Research (rispettivamente big player nella fornitura di tecnologie di telecomunicazioni sottomarine e una società di ricerca e sviluppo per l’applicazione di nuove tecnologie) sono riusciti a trasferire dati su fibra ottica a 178 Terabit al secondo, una velocità incredibile che si attesta come 3 milioni di volte più rapida della media delle nostre connessioni di casa.
Per farvi capire meglio, una connessione di questo tipo è capace di scaricare l’intero catalogo di Spotify o tutta la video library di Netflix in molto meno di 1 secondo! Parliamo di numeri davvero eccezionali e di risultati che aprono scenari entusiasmanti per il futuro delle connessioni via fibra ottica.
In passato si era riusciti a toccare, con le medesime tecnologie e infrastrutture usate dal gruppo di ricerca britannico, i 150 Tbit/s, un risultato già impensabile, ad oggi migliorato ancor di più dai ricercatori londinesi.
Come si è arrivati ad una velocità di 178 Tbit/s?
Innanzitutto, ci sono due cose da precisare, l’operazione è stata fatta in laboratorio e dunque sarebbero da verificare le reali capacità nelle lunghe distanze. Ma la notizia più importante è che si tratta di una tecnologia implementabile da subito, bastano i cavi già esistenti, non serve fare nuovi scavi e aggiornare i cavi, ma basterà aggiornare gli amplificatori di segnale.
Ma vediamo nel dettaglio cosa ha sviluppato l’equipe anglosassone e come è riuscita a raggiungere questo record.
La velocità record di 178 Tbit/s è stata raggiunta trasmettendo i dati attraverso una larghezza di banda con uno spettro più ampio rispetto a quella solitamente implementata nella fibra ottica. La normale larghezza di banda si attesta sui 4,5 THz e, solo in alcuni casi, usando tecnologie innovative, a 9 THz. I ricercatori inglesi insieme al team KDDI Research sono riusciti invece a sfruttare una larghezza di banda di 16,8 THz, quasi il doppio rispetto allo standard più all’avanguardia conosciuto.
Nuovo standard per la fibra ottica: infranti tutti i record del mondo
Nel 2019 i ricercati londinesi insieme a Xtera erano riuscite a trasmettere ad una velocità pari a 74,38 Tbit/s su una distanza di 6.300 km su fibra monomodale. Il Record però era di 150 Tbit/s sempre su cavi monomodali, stabilito da un gruppo di ricerca giapponese.
Adesso verso la fine del 2020 la notizia tanto attesa, superato il muro dei 150 Terabit, con una velocità di 178 Terabit al secondo.
Tutto questo senza modificare il cavo standard, questa è l’innovazione più importante, perché in passato si era riusciti anche a portare una connessione in fibra a 225 Tbit/s, ma attraverso una modifica al cavo.
In quel caso, infatti, vennero usati cavi multimodali, cavi multicolore in fibra realizzati da 7 filamenti che usavano una tecnica multiplexing, mentre I ricercatori dell’Università britannica insieme a Xtera e al team giapponese KDD hanno usato un singolo cavo in fibra monomodale. In pratica hanno ottimizzato la tecnologia attuale, usando delle tecniche innovative che riuscissero a sfruttare le infrastrutture correnti in maniera molto più efficiente.
Compatibilità assicurata con le attuali infrastrutture
La cosa che rende davvero eccezionale questo studio è che tutto potrebbe essere implementato da subito. Nessuna modifica all’infrastruttura standard attuale è necessaria. Questo significa che per implementare la nuova Fibra Ottica Iper Veloce, non c’è bisogno di grande manodopera o rinnovamento dei cavi. Secondo il gruppo di ricerca, questa tecnica può essere replicata da subito con le tecnologie esistenti e in maniera abbastanza economica e comunque non onerosa ne per i distributori che per i consumatori. Si tratta di aggiornare gli amplificatori posizionati sui percorsi dove sono posati i cavi.
Lidia Galdino a capo della ricerca, afferma che questa velocità è molto prossima al limite teorico di trasmissione via cavo dati stabilito dal matematico americano Claude Shannon nel 1949.
Per dare un’idea degli straordinari sviluppi di questa ricerca, con 178 Tbit/s di trasmissione dati a disposizione in meno di 3 secondi potremmo scaricare interamente, tutto il catalogo di Netflix, tutta la Audio Library di Spotify e la libreria di Videogiochi di Steam e Origin
In conclusione nell’ultimo anno abbiamo visto quanto le connessioni a banda ultra-larga su fibra siano importanti, la Pandemia ha mostrato al mondo intero i limiti e le possibilità di Internet. Con molte più persone connesse, abbiamo visto grandi player operare delle restrizioni sulla visione dei contenuti in alta qualità (vedi youtube) per evitare il collasso. Un’innovazione di questo tipo sarà di grande aiuto nel momento in cui andiamo incontro ad un mondo sempre più connesso e la necessità di avere una banda super veloce diventerà presto un obbligo per tutti.