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Internet Fibra Ottica

Internet Fibra Ottica: cresce l’utilizzo ma non la consapevolezza dei rischi

Uno degli ultimi sondaggi Eurobarometro di Dicembre 2021 ha messo in evidenza come Internet Fibra Ottica sia in continua crescita nelle case degli Italiani, ma questo non coincida con la consapevolezza dei rischi e la conoscenza di tutti i diritti online che ha ogni cittadino.

Per oltre l’82% degli intervistati la fibra ottica, rappresenta il futuro delle telecomunicazioni e tutti gli strumenti connessi ad essa avranno un ruolo cruciale nell’evoluzione socio-economica del futuro.
Nello specifico nel nostro paese circa 8 italiani su 10, considerano di vitale importanza l’uso della connessione fibra ottica, essenziale nella routine di tutti i giorni, a lavoro e per lo svago.

I servizi di streaming connessi all’intrattenimento e lo sport hanno spostato la valutazione della connessione internet con fibra ottica. Non più il sistema per accedere banalmente alla rete, ma uno strumento assolutamente necessario e unico per godere di servizi quali: show originali, serie tv, sport e altri contenuti di qualità.

Ma non è tutto oro quello che luccica, infatti c’è grosso scetticismo circa i vantaggi della diffusione della banda larga e solo il 36% degli intervistati ritiene che, la fibra ottica possa concretamente portare benefici a lungo termine nella vita sociale degli individui.

Utente medio e rischi connessi all’uso della fibra ottica internet

Dalle analisi delle risposte fornite dai campioni dell’eurobarometro emergono tanti timori più o meno fondati, legati all’uso della fibra ottica. Ma quello che emerge è una scarsa consapevolezza dei rischi connessi. Infatti, se da una parte più del 50% degli intervistati ha parlato di grandi paure legate ai cyber attacchi, più della metà di questo 50% non ha saputo dare risposte legate alla possibilità di difendersi da questi cyber criminali.

Ancora oggi, molte persone utilizzano un PC connesso alla rete fibra senza un antivirus o non conoscono a cosa serve un firewall. Molti gestiscono le loro finanze tramite i portali di home banking senza tenere aggiornato il browser oppure senza curarsi che la connessione sia criptata.

Il quadro che emerge evidenzia che, nonostante l’uso di internet a banda larga, sia diventato fondamentale per tutte le persone, ciò non ha coinciso con un adeguato accrescimento della cultura internet.
I nativi digitali, apprendono queste nozioni più velocemente e anche se non sempre le applicano, sembrano essere maggiormente consapevoli dei rischi legati all’uso della banda larga, mentre altre fasce d’età, sfruttano il mezzo ma senza conoscerne i rischi.

Paragonando la cosa e come se molti Italiani guidassero senza patente o non sapendo neanche cambiare marcia. Questo paragone seppur strano rende l’idea di cosa è emerso, ovvero parte della popolazione è totalmente acerba e non pronta alla digitalizzazione a causa dell’ignoranza verso i rischi collegati ad essa.

Internet e minori, uno dei grandi timori

Più del 45% ha evidenziato paura nei confronti dell’uso della banda larga da parte dei minori. Questo tema è sempre più attuale e discusso, certo non si può impedire l’accesso ma ci sono diversi modi per tutelarli. Anche in questo caso la paura non coincide con la consapevolezza dei reali rischi legati all’uso di internet da parte di un minore.

Si sceglie la via più breve e semplice, di negare l’accesso ad internet, invece di puntare all’educazione del bambino. Gli si vieta di utilizzare un app o di vedere un portale di video, per il rischio connesso, ma non ci si concentra a spiegare ed educare il bambino circa tale rischio. Si pensa che annullando l’accesso ai portali si sia risolto il problema, ma in realtà basta andare a casa di un amico, utilizzare il dispositivo del fratello e altri stratagemmi in cui i bambini sono maestri.

A conti fatti e per la sicurezza di un minore, sarebbe opportuno arricchirlo culturalmente, spiegargli le dinamiche di internet e i suoi rischi, metterlo di fronte a le problematiche e le cose brutte che potrebbero verificarsi, per formarlo e renderlo capace di discernere da solo quando e cosa fare.

Da questo punto di vista l’Italia purtroppo non brilla, la scuola non aiuta e le lezioni di “informatica” ancora puntano a spiegare le differenze tra kb e mb, piuttosto che informare i bambini circa l’uso corretto di internet e di tutti gli strumenti connessi alla banda larga.

Diritti online, questi sconosciuti!

Siamo arrivati forse alla parte più eclatante dell’indagine svolta a livello europeo. Se da una parte potevamo immaginarci i dati emersi per le tematiche precedenti, sicuramente fa clamore sapere che in Italia più del 60% non sapeva che difatti i diritti che conosciamo, rispettiamo e applichiamo offline nella vita reale dovrebbero essere rispettati da tutti anche online.

Sembra un paradosso, ma e come se Internet per tantissime persone sia la terra di nessuno. Il dato Italiano fa ancora più scalpore se si considera che è tra i più bassi in tutta Europa.
Per molti lo schermo è uno scudo, tante persone pensano che dietro alla tastiera siano invincibili e dunque si lasciano andare a comportamenti spregevoli, inconsapevoli che un commento su un social possa essere equiparato ad una affermazione, una calunnia un’offesa nella vita di tutti i giorni.

In questo modo offendere qualcuno online, diventa prassi, scaricare un file protetto da diritti senza pagarlo diventa consuetudine oppure approfittare della rete per adescare donne, uomini e minori diventa il modo più sicuro per non farsi beccare dalle forze dell’ordine.

Avere consapevolezza dei diritti online, non annullerà le nefandezze appena descritte, ci saranno sempre persone che, in barba alle leggi, continueranno a delinquere sia offline che online.
Tuttavia conoscere almeno che si può e si deve denunciare, che si possono avvisare le forze dell’ordine sarebbe già di aiuto. Inoltre sapere che ciò che fai dentro internet è perseguibile tanto quanto quello che fai nella vita reale e che quindi anche se lo fai online rischi di passare anni in carcere, può essere un punto di inizio verso una maggiore conoscenza delle dinamiche di internet dei diritti e dei sui rischi.